[gæp] Cos’è un GAP?

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[gæp] COS’È UN GAP?
Dialogo ludico sulla Liberazione

In [gæp] Cos’è un GAP? un bambino dei nostri giorni si mette in relazione con le visioni, i pensieri e le azioni di Pin: il ragazzino monello e vagabondo protagonista de Il sentiero dei nidi di ragno, il primo romanzo di Italo Calvino, ambientato durante la Resistenza tra i partigiani delle montagne liguri.

L’andamento dello spettacolo nasce dall’intuizione anti-retorica di Calvino, il cui romanzo viene elaborato in modo da poter entrare in dialogo con il giovane protagonista, che si trova a mettersi in gioco in prima persona conducendo una vera e propria “partita letteraria” con gli spettatori.

Il bambino si lancia in un salto temporale per coinvolgere il pubblico in un gioco di analogie intorno al Sentiero dei nidi di ragno in cui si vince cogliendo battute mancanti e significati nascosti. Il trattamento parte dalla dimensione ludica – che un bambino conosce bene e all’interno della quale si può muovere con agio – per concentrarsi proprio su quegli aspetti capaci di entrare in risonanza con il suo immaginario, con i suoi pensieri e con le prime questioni che nell’infanzia nascono intorno al senso del proprio stare al mondo e al proprio posizionamento rispetto alle azioni e al linguaggio degli adulti.

Tra parole misteriose e anime inquiete, lo spettacolo parte dallo sguardo del giovane Pin per arrivare al pubblico attraverso quella spinta elementare che porta ogni essere umano a combattere per non essere più umiliato, percorrendo i sentieri della rivolta per far nascere immagini e pensieri autonomi che ogni spettatore compone nel proprio spazio segreto: in quella parte di sé dove custodisce quella “ferita segreta per riscattare la quale combattiamo”.

Nel 2023 – in occasione del centenario della nascita di Calvino – debutta una nuova versione dello spettacolo, con un nuovo cast che vede nel ruolo di Pin il piccolo Ahmed, nato a Bologna da genitori tunisini, la cui relazione con la storia partigiana sollecita ulteriori salti di immaginario.

Credits

Elaborazione e composizione scenica: Fiorenza Menni
Elaborazione del testo e composizione del gioco: Andrea Mochi Sismondi
Con: Rossella Dassu, Eugenia Delbue e Ahmed Lejri e Andrea Mochi Sismondi
Musiche di: Hazina Francia e Vincenzo Scorza
Abiti a cura di: Federica de Pascalis
Design grafico: Diego Segatto
Comunicazione e progettualità: Tihana Maravic
Promozione e distribuzione: Antonella Babbone
Amministrazione: Greta Fuzzi
Direzione tecnica: Giovanni Brunetto e Vincenzo Scorza
Una produzione: Ateliersi, in collaborazione con Agorà
Con il sostegno di: MiC, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna
Grazie per la collaborazione a: Freak Andò – Antiquariato Modernariato Design, Biblioteca Italiana delle Donne e Modo Infoshop.

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