Bologna, 8 maggio 2025

Posted by ateliersi in WE DID IT! The Diary

Minaccia pioggia. Ma alla fine decidiamo di rimanere fuori, in Arena, circondati dalle pareti di vite americana. Qui è casa. Qui il sasso dove stasera appoggerò la testa è stato protetto per giorni dall’ombra delle nostre siepi, perché la vita che portava in sé non si seccasse. Francesco è morto. La fumata bianca apparirà subito prima di andare in scena, poi dopo lo spettacolo il sasso cuscino tornerà ad essere custodito tra le siepi e proseguiremo la serata parlando di futuro, di impermanenza e di magia. Una cara amica ci racconterà di come si è liberata dall’autocostruzione identitaria che la portava a pensare di non amare alcune stagioni. Ora, finalmente, sente il gusto di ogni cambiamento atmosferico. C’è stato un momento, durante le prove, in cui ho indossato un kaṣāya, poi l’abito è sparito dalla scena. Ci riuniamo in questo luogo da più di dieci anni, aprendolo alla sperimentazione artistica e accogliendo visioni che nutrono la nostra opposizione al riduzionismo triste che ci vorrebbe soggetti alle nostre paure e schiavi dei nostri ego. Abbiamo appeso un cartello in cui dichiariamo di batterci contro ogni discriminazione e per il protagonismo artistico, culturale e politico di tutte le persone indipendentemente dalla loro origine etnica, dalla loro età, dal loro credo religioso, dal loro orientamento sessuale, dalla loro identità di genere o dal fatto di essere persone con abilità diverse. Mi chiedo per quanto tempo ci sarà ancora bisogno di questo cartello. Quanto durerà questa violenza?

22 Lug 2025