Katherine Bull / Interface @Artists in ResidenSì, 3-25.10.2015

Posted by D1gh3z_1975 in Programma 2015/16

datacap_the-illusionist

KATHERINE BULL / Interface
In collaborazione con Nosadella.due

 

Data captive audience
sabato 3 ottobre, ore 21.00, 5€
performance all’interno di SPACETIME OPENING

Live da Città del Capo
venerdì 16 ottobre, 18.30-20.00; sabato 17 e domenica 18 ottobre, 10.00-17.00
workshop di esplorazione urbana a distanza (attraverso il disegno digitale e analogico) costo 20€ / info e iscrizioni: info@nosadelladue.com cell. 327 2291646

Data capture. In search of…
domenica 25 ottobre, ore 18.00, ingresso gratuito
evento finale della residenza / in mostra negli orari dell’apertura del Sì fino a venerdì 13 novembre
in collaborazione con Home Movies nell’ambito di Archivio Aperto 2015

A conclusione della residenza nascono due performance che portano il pubblico a confrontarsi con la propria percezione spazio-temporale di fronte ad uno sbalzo tra passato e presente come tra ricezione e restituzione, per mostrare la continua e vana ricerca che ogni giorno ci guida nel tentativo implacabile di afferrare il reale.

Nel foyer del Sì (Il Nulla), utilizzando il gesto pittorico, Bull rincorre il tentativo di bloccare immagini di una Bologna in movimento che giungono sia dal tempo passato dei film dell’archivio Home Movies, come dal tempo presente di immagini da lei stessa raccolte nel corso della residenza. Mentre entrando in teatro (Lo spazio della memoria) il pubblico viene proiettato nel luogo dell’inconscio e di una memoria in atto che cerca di immortalare un sé presente che continua a sfuggire.

A questo irriducibile tentativo messo in atto per fissare ciò che viviamo, fanno eco i disegni in mostra, in cui l’artista ci pone di fronte a quei gesti quotidiani che ormai accompagnano la nostra esperienza del reale a stretto contatto con dispositivi digitali (dagli smart phone ai tablet, da internet alla tv, dalla street view alle web cam…).

Il mio lavoro consiste nel negoziare ogni giorno una percezione affetta dalla “malattia del movimento” di cui oggi soffriamo. KB

Nella Caffetteria del Sì sarà infatti possibile rintracciare i passaggi del percorso fatto da Katherine Bull, prima e durante la residenza, alla scoperta di Bologna attraverso cicli di opere che permettono una visione più ampia su tutto il suo lavoro. Qui il comune denominatore diventa una riflessione sullo slittamento continuo del momento presente che viviamo quotidianamente tramite l’uso dei dispositivi tecnologici.

Giocando sull’idea di una versione attuale del ritratto e del paesaggio, come sull’idea di un tempo libero sempre più condizionato dal desiderio di porsi di fronte ad uno schermo e non più di creare en plein air, l’artista realizza un ciclo di “ritratti skype” con la pratica ambidestra in grado di decodificare l’unicità della visione cui siamo abituati; una serie di “miniature Instagram” di una Bologna conosciuta dai social network; una moltitudine di disegni digitali in cui ritroviamo frammenti della nostra quotidianità urbana; e una serie di bozzetti e acquerelli che tentano di restituire l’esperienza simultanea di luoghi distanti tra loro come Bologna e Città del Capo, da cui Katherine Bull proviene.

Sul blog http://insearchofbologna.tumblr.com attivato dall’artista è possibile accedere ad un’anteprima di tutto il suo percorso.

Da oltre dieci anni l’artista visiva sudafricana Katherine Bull sta lavorando sull’aspetto performativo del ritratto che si colloca nelle azioni stesse del guardare e farsi guardare, dell’incontro con l’altro e con lo spazio che lo circonda. Parallelamente l’artista ha costruito una serie di progetti legati al paesaggio e alla sua percezione filtrata dall’immaginario tecnologico. Da questo punto di partenza la residenza bolognese Interface – che si svolge tra Nosadella.due e Atelier Sì – si sviluppa come l’indagine di uno spazio urbano comune composto non soltanto di palazzi ma prima di tutto di volti e luoghi attraversati. Interface intende testare come l’arte possa interagire con le pratiche civiche e partecipare alla formazione di una comunità culturale (e non solo geografica) in una fase di trasformazione urbanistica e integrazione sociale che sta interessando al momento molte metropoli.

26 Set 2015