Storia

Atelier Sì fa parte del complesso San Leonardo ubicato all’incrocio fra via San Vitale e vicolo Bolognetti. L’intitolazione è riconducibile alla devozione della cultura popolare in epoca medievale nei confronti di Leonardo, o Lienard, nobile del secolo VI discepolo di San Remigio di Reims. Fondata nel XII secolo, la chiesa fu riedificata all’inizio del secolo successivo quando risulta svolgere anche funzioni di parrocchia. Nel 1546 vi si insediò una comunità di monache cistercensi provenienti dal monastero ormai diroccato di Sant’Orsola che era poco distante fuori Porta San Vitale. Nel 1558 la chiesa prese il nome dei Santi Leonardo e Orsola. Nell’arco del secolo XVII le cistercensi rinnovarono tutto il monastero. La soppressione della comunità religiosa avvenne nel 1799 e il monastero fu trasformato in orfanotrofio.

Nel corso della storia si alternarono periodi di soppressione del culto e di nuove consacrazioni. Nel 1810 la chiesa venne adibita a magazzino per la canapa, nel 1918 a sede scolastica. Dopo che la costruzione fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, la chiesa venne definitivamente chiusa al culto e dedicata ad uso profano. Molte opere pittoriche in essa conservate, realizzate per esempio, dai Carracci, da Alessandro Tiarini e da Elisabetta Sirani, sono state trasportate presso la Pinacoteca nazionale.

Nell’epoca contemporanea il complesso diventa in parte sede degli uffici del quartiere San Vitale e in parte luogo simbolo della vita artistica di Bologna. Fu la casa del primo Teatro Testoni Ragazzi, di Leo De Berardinis, del Circo Teatro San Leonardo di Alessandra Galante Garrone ed è oggi sede delle associazioni Pierrot Lunaire e Ateliersi. Un pensiero va a Leo per come attrezzò quella che una volta era la sacrestia della chiesa, poi il suo Teatro Laboratorio, oggi il Sì.