João Fiadeiro / Composizione in tempo reale (workshop), 11-15.5.16.
da mercoledì 11 a domenica 15 maggio
COMPOSIZIONE IN TEMPO REALE. PRATICHE DI ATTENZIONE NELLA PERFORMANCE
workshop con João Fiadeiro
assistente Carolina Campos
Diventare cosa. Diventare durata. Diventare evento.
Essere occupato da un corpo. Restare occupato con un corpo. Scomparire nell’ovvio. (Ri)apparire nell’assenza.
La Composizione in Tempo Reale è uno strumento teorico-pratico di improvvisazione nella performance che investiga i processi di reazione, decisione e composizione che azioniamo normalmente nella sequenza di un incontro (con l’) imprevisto. Nella Composizione in Tempo Reale, la potenza di questo incontro – la sua forza e portata – è direttamente proporzionale alla capacità che abbiamo di sospendere il senso delle nostre traiettorie, nella tripla accezione della parola “senso”: signi cato, direzione e sensazione. Questa sospensione decelera la certezza e prolunga il varco di “non sapere”, condizione per posticipare la risposta e formulare, in forma giusta e precisa, la domanda che c’inquieta.
Sarà questo, in termini individuali, l’obiettivo ultimo di questa pratica: identi care, in mezzo al rumore e all’eccesso che ci interpellano continuamente, ciò che di fatto ci tocca e ci muove. Collettivamente, questa pratica ricerca e sperimenta modi alternativi di collaborazione, trasferendo il protagonismo dall’ambito del soggetto alla sfera dell’evento. Questo movimento, tanto in scala personale quanto collettiva, rende possibile l’emergere di con-posizioni di enorme potenza, sostenibili e inclusive, dove la gura del leader o dell’autore sono dispensate. Per raggiungere questo scopo, né verticale né orizzontale, né stabile né instabile, la Composizione in Tempo Reale propone un insieme di strumenti e pratiche di attenzione, che ci permettono di accorgersi di dettagli e relazioni che passerebbero inosservati se dipendesse esclusivamente dai nostri modelli abituali di percezione.
Modus Operandi
La pratica di Composizione in Tempo reale si svolge in studio a partire da un dispositivo di gioco estremamente semplice: un chiaro inquadramento spaziale (un dentro e un fuori) e temporale (un prima e un dopo). All’inizio, i partecipanti si incontrano “fuori” dallo spazio di gioco e il lavoro comincia a partire dal momento in cui la loro attenzione si dirige all’area di gioco, o sia, prima ancora dell’esecuzione di qualsiasi movimento. Questo momento – che chiamiamo di pre-azione – è tanto (o più) importante dell’azione propriamente detta, una volta che ciò che succederà sarà una conseguenza diretta della sensibilità che sviluppiamo in relazione alle condizioni iniziali.
La capacità di inibire azioni ri esse è, perciò, uno dei principi a cui viene data più enfasi in questa pratica e la ragione è semplice: essendo il tempo il bene più prezioso che abbiamo per mappare l’evento, se agiamo per ri esso, per impulso, senza tenere in considerazione la situazione in sé ma le nostre necessità personali, questo tempo (disteso, sospeso, aumentato) smette di esistere. E senza questo tempo (reale), non esiste conposizione.
João Fiadeiro Bio
João Fiadeiro appartiene alla generazione di coreografi emersi alla ne degli anni ’80 che, seguendo il movimento della post-modern dance americana e la nouvelle danse franco-belga, ha dato vita alla nuova danza portoghese. Formatosi a Lisbona, New York e Berlino, ha lavorato come interprete in diverse compagnie tra cui la Lisbon Dance Company e il Gulbenkian Ballet e nel 1990 ha fondato la compagnia Re.Al che, oltre alla creazione e diffusione dei suoi spettacoli, presentati regolarmente in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Sudamerica, ha accompagnato e rappresentato artisti emergenti, così come nell’ambito della programmazione dell’Atelier Real ha accolto artisti in residenza e vari eventi transdisciplinari. Tra il 1995 e il 2003 ha collaborato con gli Artistas Unidos in qualità di responsabile per il movimento degli attori inscenando, per questa compagnia, drammaturghi come Samuel Beckett, Sarà Kane e Jon Fosse. Tra il 2011 e il 2014 ha co-diretto, insieme all’antropologa Fernanda Eugenio, il centro di ricerca AND_Lab a Lisbona, piattaforma di formazione e ricerca nell’interfaccia tra creatività, sostenibilità e quotidiano. Dopo una pausa di sei anni in cui si è dedicato esclusivamente alla ricerca e alla sistematizzazione del metodo di Composizione in Tempo Reale, incrociando la sua ricerca con aree scienti che come la neuroscienza o le scienze dei sistemi complessi, João Fiadeiro è tornato alla creazione coreografica nel 2015, con la creazione del gruppo O que fazer daqui para trás e il riposizionamento dei soli Este corpo que me ocupa e I Was Here. João Fiadeiro ha orientato regolarmente workshops in diverse scuole ed Università, tra le quali il PEPCC del Forum Dança (Lisbona), i master in danza contemporanea alla IUNA (Buenos Aires), Università del Chile (Santiago) o UDESC (Florianopolis); e ancor i master in coreogra a e teatro (DasArts) ad Amsterdam, ex.e.r.ce (Montpellier), SoDa MA (Berlino). Attualmente frequenta il dottorato in Arte Contemporanea del Collegio delle arti dell’Università di Coimbra.
Informazioni pratiche
Cosa
Il workshop offre degli strumenti per l’improvvisazione e la composizione in ambito performativo ed è aperto a tutti i ricercatori di ogni campo. Non è richiesta nessuna conoscenza previa.
Quando
mercoledì 11 maggio 17:30-22:30
giovedì 12 maggio 17:30-22:30
venerdì 13 maggio10:30-16:00
sabato 14 maggio 10:30-16:00
domenica 15 maggio 10:30-16:00
Come
Il workshop sarà tenuto in inglese nel caso in cui tutti partecipanti parlino inglese o in portoghese con traduzione simultanea.
Quanto
160 euro
I posti sono limitati e si darà la precedenza a chi potrà partecipare a tutte le giornate.
Deadline 30 aprile
Per informazioni e iscrizioni scrivere a yield.collective@gmail.com