Verdello, 4 maggio 2025

Posted by ateliersi in WE DID IT! The Diary

Posiamo i piedi sul confine tra i coni alluvionali dei fiumi Serio e Brembo, che placandosi qui, nell’incontro con la pianura padana, hanno scaricato per millenni i sedimenti provenienti dei ghiacciai alpini. Il territorio di Verdello è abitato sin dal neolitico, quando era un reticolo di ruscelli e rigagnoli proprio come quell’altopiano nel deserto della California dove Phil ha salvato gli ultimi esemplari di Ciprinodonte Radioso. Il paese è sorto dopo la bonifica. Stamattina le campane suonano a festa, ci sono le prime comunioni. All’alba hanno fertilizzato i campi intorno, mi piace quest’odore organico che si spande nei vicoli brulicanti di famiglie agghindate. Nella corte del Municipio, che rimanda allo spiazzo centrale delle antiche cascine, si sente un intenso profumo di curry che si mescola a quello del sambuco che cresce in grandi quantità nel giardino esterno, segno di una contaminazione culturale di cui mi sembra che il paese vada fiero. Sul portone campeggia uno striscione con le parole del nostro articolo 11: questo Comune ripudia la guerra. Si resiste. Il cielo è plumbeo, dicono che nei Comuni limitrofi stiano sottraendo terreni agricoli per impiantarci dei data center, e che pur di portare aventi quest’operazione alcuni politici locali abbiano anche cambiato appartenenza di partito, ma oggi in questa sala consiliare trasformata in teatro, grazie ai tanti occhi vivi che le artiste di 𝘘𝘶𝘪 𝘦 𝘖𝘳𝘢 hanno saputo convocare, nel futuro permane una certa luminosità.

22 Lug 2025