SILVIA CALDERONI e ILENIA CALEO / temporale {a lesbian tragedy} @Artists in ResidenSì 2025

Posted by T1h4Na_1976 in RESIDENZE 2025

Ph. Roberta Segata, courtesy Centrale Fies

Durante la residenza al Sì – svoltasi tra gennaio e giugno 2025 – Silvia Calderoni e Ilenia Caleo hanno lavorato al progetto temporale {a lesbian tragedy}, presentato a luglio a Santarcangelo Festival 2025.

«Lo studio della meteorologia, come molte altre cose, porta solo alla disperazione».
Goethe, 1829

La realtà è rotta. Corpi che si accasciano, vanno a pezzi, tremolanti, umori condensati, presenze gelatinose e appiccicose che creano continui glitch, disturbi-turbamenti-perturbazioni. “temporale”: a proposito del tempo, storico o cronologico; nella meteorologia indica un tempo cattivo, una perturbazione atmosferica violenta. La drammaturgia si compone di meteorologie, di stati affettivi che attivano cambi climatici e viceversa, di atmosfere intese come sentimenti spazializzati. Una via dopo l’altra, si susseguono le backrooms, ambienti saturi di colore giallo, moquette umida, carta da parati e luci al neon intermittenti – una narrazione collettiva e aperta generata dall^ utenti della rete. In queste stanze gialle ripetute all’infinito, che si estendono per seicento milioni di miglia quadrate, qualcosa è accaduto, ma non sappiamo cosa. Si avverte un pungente senso di spaesamento, di non-familiare, come entrare nel retro del mondo. Dai “Sonetti della Disperazione” arrivano i bollettini meteo delle nostre perturbazioni. Del resto, “a lesbian tragedy”.

di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
con Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Ondina Quadri, Francesca Turrini
atmosfere sonore Martina Ruggeri
Sonetti della Disperazione di Ilenia Caleo, ispirati da La forma delle nuvole di J. W. Goethe
traduzione Paola Bono
consulenza organizzativa Elisa Bartolucci

residenze PARC Firenze, BASE Milano, Residenza Centrale Fies con il sostegno di Passo Nord, Atelier Sì Bologna, Lavanderia a Vapore Torino, Istituto Italiano di Cultura Parigi
in collaborazione con AMAT e Comune di Pesaro per RAM – Residenze Artistiche Marchigiane
coproduzioni VIELNURVIEL (Ghent), Motus Vague, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
grazie a Alessandra Indolfi, Roberta Indolfi, Paola Granato, Eva Bruno, Vilma Carlini, Ulisse Poggioni

La residenza artistica di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo è stata accompagnata dallo sguardo di Paola Granato.

BIO Silvia Calderoni e Ilenia Caleo

Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS – racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto bruciaospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournèe con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in  Last Words (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky Romolus, diretta da Matteo Rovere e in Non mi uccidere (2021) di Andrea De Sica. È protagonista del film e video opera Moonbird (2022) di Rä Di Martino. È stata artista associata di Queering Platformdel Kowloon Cultural District di Hong Kong (2020/23) e consulente artistica di SheroccoFestival (Ostuni).

Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i.  Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021), Frankenstein (a love story) (2023) di Motus e Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli. Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performingarts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice all’Università IUAV di Venezia, dove insegna “Performance, studi di genere e della sessualità”, e co-fondatrice del Master Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre. Collabora con il gruppo di ricerca del progetto quinquennale “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. È una delle autrici invitate a scrivere per Choreographies of the impossible, catalogo della 35° Bienal de São Paulo. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.

Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la QueeringPlatformdel Freespace West Kowloon  di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS (http://www.soitis.art/it). Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinarevincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’istallazione Pick Pocket Paradise per la mostra “Espressioni con frazioni” al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023. Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The present is not enough  co-prodotto da Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw(Ghent), Motus Vague.
Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto.

BIO Paola Granato

Paola Granato studiosa di arti performative, ricercatrice indipendente e dramaturg. Collabora con diversi progetti di natura artistica unendo la scrittura, l’organizzazione e la curatela. Ha collaborato con il Mattatoio di Roma – Azienda Speciale Palaexpo nel progetto di residenze di ricerca e produzione artistica Prender-si cura in qualità di dramaturg e con festival e istituzioni artistiche tra i quali Santarcangelo Festival. Attualmente è assegnista di ricerca presso il DICEA (Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale) dell’Università di Roma La Sapienza.

13 Ott 2025