MOTUS / Daemon @SCHEGGIA SU SCHEGGIA Opening Sì 2025/26, 04.10.2025
sabato 4 ottobre, alle 19.00
nell’ambito dell’Opening del Sì 2025/25 SCHEGGIA SU SCHEGGIA
MOTUS
Daemon
durata: 40 minuti
Io ero benevolo e buono; l’infelicità ha fatto di me un demonio.
(Mary Shelley, Frankenstein, 1818)
Questa performance è il preludio al secondo movimento del progetto sulla mostruosità di Motus, che si intitolerà Frankenstein (a History of Hate) e debutterà a Romaeuropa Festival 2025.
“Daemon” è uno dei tanti termini negativi con cui viene appellata la creatura nel Frankenstein di Mary Shelley: Miserable monster – Demoniacal corpse – Hideous – Ugly – Devil – Vile insect – Daemon – Abhorred monster – Wretched devil – Abhorred devil – Detested form – Odious companion – Poor, helpless, miserable wretch – Miserable, unhappy wretch – Hideous monster – Ugly wretch – Fiend – My fiendish enemy – Miserable fiend – Scoffing devil – Tremendous being – Hypocritical fiend.
Daemon racconta di quel terribile click che fa convertire l’amore in odio, la benevolenza in violenza; di quell’inceppo del meccanismo amoroso che provoca un ribaltamento dalle conseguenze irreversibili. È focalizzato sul “divenir cattivo” della creatura: su come un essere senza identità, senza storia, solo come un cervo e inseguito, fa mondo a sé e si ribella, appiccando fuoco alla casa. Il fuoco – che è un tema ricorrente in questo romanzo prometeico – invita in realtà a cogliere il valore trasformativo e insorgente della rabbia, come primo gesto/modalità di reazione a un sistema antropocentrico che sta schiacciando ogni posizionamento non conforme.
Con Enrico Casagrande e Alexia Sarantopoulou / regia e drammaturgia Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande / luci e video Daniela Nicolò, in collaborazione con Eduard Popescu / musiche Demetrio Cecchitelli, Jessica Moss, Deli girls / fonica Martina Ciavatta.
Produzione Francesca Raimondi / organizzazione e logistica Shaila Chenet / promozione Ilaria Depari / comunicazione Dea Vodopi / distribuzione internazionale Lisa Gilardino.
Una produzione Motus in collaborazione con Rimi/Imir-Scenkunst, Norway con il supporto di Basso Profilo nell’ambito del progetto Support Strucutres.
L’abito di Mary Shelley è stato disegnato e indossato da Fiorenza Menni nello spettacolo L’Idealista Magico.
Trailer
Bio di Motus
Motus nasce nel 1991 come compagnia nomade e indipendente, in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animat* dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno civile attraversando immaginari che hanno riattivato le visioni di alcun* tra i più scomod* “poet*” della contemporaneità. Scopri di più.