LINA PALLOTTA / I am I (mostra fotografica) @perAspera @Grenze, 22.11-02.12.2023
mercoledì 22 novembre 2023, h. 19.00 > vernissage
22-23 novembre; 27 novembre – 2 dicembre 2023, h. 17.00 – 20.00, ingresso libero
LINA PALLOTTA / I am I
mostra fotografica
in dialogo con l’autrice: Porpora Marcasciano (storica attivista del MIT, Movimento Identità Transessuale, scrittrice e Presidente della Commissione Pari Opportunità del consiglio comunale di Bologna) e Valerie Taccarelli (attivista trans-femminista e per i diritti umani)
modera Francesca Marra (co-direttrice artistica del Festival Grenze)
con una lettura di Fiorenza Menni (attrice e autrice teatrale, co-direttrice artistica di Ateliersi)
un evento speciale di perAspera Festival
organizzato da Nove Punti Aps
nell’ambito del Patto di Collaborazione LGBTQIA+ del Comune di Bologna
in collaborazione con Grenze Arsenali Fotografici
Lina Pallotta, fotografa, insegnante e curatrice, negli anni ’80 si trasferisce a New York dove si diploma in Fotogiornalismo e Documentario fotografico all’International Center of Photography. Da sempre attratta dalle storie di rivalsa meno gridate, dalle culture underground e dalle sottoculture, costruisce narrative alternative al racconto dominante lavorando non sulla singola immagine, ma su un insieme di fotografie, con un approccio documentaristico.
Gli scatti di I AM I presentano tre attiviste del movimento transessuale e transgender italiano. La prima è Porpora Marcasciano, militante per i diritti umani e già presidentessa del MIT fino alla sua elezione al consiglio comunale di Bologna nel 2021. Lina Pallotta conosce Porpora a Napoli nel 1977: dalla stessa parte delle barricate negli anni caldi della protesta, sono ancora oggi legate da una profonda amicizia. Le opere in mostra ritraggono poi Valerie Taccarelli, attivista trans senza sconti, che la fotografa incontra ancora una volta a Napoli, frequentando i movimenti femministi, e Loredana Rossi, presidente di ATN, Associazione Transessuale Napoli.
Attraverso la fotografia Lina Pallotta cerca una connessione personale con il soggetto, momenti intimi, di vicinanza. Con I AM I realizza un’indagine ampia, fatta di amicizie decennali e incontri recenti; tesse un filo nascosto che s’intreccia con l’esperienza vissuta, tracciando la sua percezione del mondo. Con la fotografia non esploro la distanza, ma anzi cerco di afferrare sentire e mostrare ciò che è là fuori – scrive. È nel caos delle emozioni, nel disordine effimero e imperfetto della vita personale che fugaci e mutevoli momenti di verità prendono forma. E, tra gli interstizi dei segni e simulacri della contemporaneità, spero si insinui la gioia della solidarietà e una timida sovversione.