Always Becoming #Bologna > Open Mic > Alessandro Carboni, Piersandra Di Matteo, Zimmerfrei, Ogino Knauss, Lorenza Pignatti, Bojana Kunst, 4, 6, 9, 12, 18.3.2016
da venerdì 4 a sabato 12 marzo, h. 18.00, ingresso gratuito
OPEN MIC #Topology of the Speech
a cura di Piersandra Di Matteo e di Alessandro Carboni
Gli Open Mic sono spazi del discorso in cui i partecipanti articolano il dizionario delle proprie pratiche e saperi. Per effetto di scambi informali, interazioni tra ipotesi teoriche e progetti realizzati, stimolati da rapporti discreti di forza, diverse esperienze si incroceranno per operare scarti critici su Always Becoming.
venerdì 4 marzo > Alessandro Carboni / Embodied Mapping
L’artista presenta le sue ultime ricerche sull’analisi e sull’applicazione di pratiche di embodiment e processi di mappatura corporea dello spazio urbano attraverso EM:toolkit. Il metodo, ideato dall’artista, propone una serie di tools e fasi processuali che si basano su osservazione, cattura, estrazione e composizione coreografica di situazioni esplorate durante le incursioni nello spazio urbano. I materiali proposti sono nodi teorici e tematici intorno a cui si muove la tappa bolognese di Always Becoming.
domenica 6 marzo > Lorenza Pignatti / Mapping Fever
La teorica Lorenza Pignatti compie un attraversamento delle cartografie visive che percorrono i mutamenti percettivi della concezione spaziale. Dalle deambulazioni dei dadaisti e dei surrealisti alle derive psicogeografiche dei Situazionisti, dalle azioni performative di Richard Long e Susan Hiller ai diagrammi di Mark Lombardi, fino a giungere alle “geografia sperimentale” di Trevor Paglen e ai progetti realizzati con Google Street View.
Lorenza Pignatti è docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea alla NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Ha curato il libro M ind the Map. Mappe, diagrammi e dispositivi cartografici (Postmedia Books), e Errore di sistema. Teoria e pratiche di Adbusters, con Franco “Bifo” Berardi e Marco Magagnoli (Feltrinelli Editore). Collabora tra gli altri con “D la Repubblica”, “Il Manifesto”, “Il Corriere della Sera”, “Art Review”, “No Order, Art in a Postfordist Society”.
mercoledì 9 marzo > ZimmerFrei / Temporary Cities
ZimmerFrei fa della città il vero protagonista di “Temporary Cities”, ciclo di film-documentari realizzati a partire dal 2010. La città vissuta con il corpo, la città vera e immaginaria che si forma e trasforma nella percezione dei cittadini. Sono ritratti girati con l’occhio puntato su piccole aree, un quartiere o anche solo una piazza, al cui centro ci sono i modi e tempi dell’abitare. Anna De Manincor e Massimo Carozzi propongono un percorso nei ritratti di Brussels, Copenhagen, Budapest, Mutonia e Marseille e l’ascolto di paths acustici delle città che Carozzi ha collezionato e archiviato negli anni.
ZimmerFrei è un collettivo di artisti dalle pratiche trasversali, composto da Massimo Carozzi, Anna de Manincor, Anna Rispoli, fondato nel 1999 con base a Bologna e Bruxelles. Produce opere di vario formato: ambienti sonori, installazioni video, performance, film documentari collaborando con gallerie d’arte e musei, teatri, festival e luoghi ibridi. Da anni si dedica all’investigazione della dimensione urbana al confine tra spazi pubblici e territori privati, intrecciando documentario, scrittura sonora e visionarietà. www.zimmerfrei.co.it
sabato 12 marzo > Ogino Knauss / Re:Centering Periphery
Lorenzo Tripodi attraversa il recente lavoro di investigazione urbana di Oginoknauss. L’attività del gruppo nel corso degli ultimi ha, infatti, percorso traiettorie oblique tra pratiche artistiche, attivismo e ricerca, con una particolare attenzione alle trasformazioni del paesaggio urbano, agli spazi interstiziali delle metropoli contemporanee, attraversate con attitudine transdisciplinare e crossmediale. Al centro del talk Re:centering Periphery, progetto documentaristico multiformato che investiga l’urbanizzazione sviluppata dall’ideologia modernista e Exercises in Urban Reconnaisance, toolbox di analisi e compendio di esplorazioni urbane, costruito sulla base di 64 diverse definizioni di città.
Segue la proiezione del film
Dom Novogo Byta
2013, Col. 45 min.Dom Novogo Byta è il diario di un’esplorazione di paesaggi reali e immaginari di Mosca. Il film mette a confronto le visioni utopiche emerse dopo la rivoluzione d’Ottobre con la realtà contemporanea della Russia postcomunista. La storia prende avvio dal diroccato edificio Narkomfin, che sopravvive in un’area al centro di interessi speculativi. Progettato nel 1927 da Moisei Ginzburg, il Narkomfin è uno delle prime opere realizzate seguendo i principi modernisti di Le Corbusier. Pensato come un modello per le future comuni rivoluzionarie fu ben presto declassato dall’avvento al potere di Stalin. A partire dalla storia di Narkomfin, il film attraversa paesaggi immaginati dalla propaganda per perdersi nell’urbanizzazione della periferia moscovita.
Oginoknauss è un collettivo formato a Firenze nel 1995, con base a Berlino dal 2007. Nato come ‘laboratorio di cinema mutante’, ha attraversato nel corso degli anni diversi linguaggi, formati e pratiche di comunicazione. La loro attività, all’incrocio tra arte, ricerca e attivismo, comprende la produzione di lungometraggi e documentari, video installazioni, opere audio, progetti editoriali e fotografici, seminari. Lorenzo Tripodi, urbanista e filmmaker è membro fondatore di Oginoknauss e Tesserae Urban Social Research.
www.oginoknauss.org
venerdì 18 marzo, h. 20.00
Bojana Kunst / On Movement, Labour and Dance
introduce Piersandra Di Matteo
lecture
>>> Per un imprevisto, l’incontro con Bojana Kunst è stato annullato <<<
Bojana Kunst è una filosofa e teorica di danza e teatro contemporaneo. Insegna all’Institute for Applied Theatre Science di Giessen. Interessata alla teoria del corpo e del movimento, si occupa di performance contemporanea, new media art, drammaturgia e teorie politiche con un approccio interdisciplinare e un interesse per le traiettorie di genere. Ha pubblicato più di 250 articoli in diverse pubblicazioni internazionali. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: Artist at Work: Proximity of Art and Capitalism (Zero Books, 2015), in cui esamina i cambiamenti nelle pratiche artistiche nel quadro dell’economia neoliberale, analizzando questioni come il valore, il capitale, la produttività, il denaro, la dimensione collettiva e il tempo.
nell’ambito di:
da venerdì 4 a venerdì 18 marzo 2016
ALESSANDRO CARBONI / Always Becoming #Bologna
progetto, installazioni e coreografia Alessandro Carboni / performer Alice Mazzetti, Aristide Rontini e Martina Piazzi / consulenza teorica e curatoriale Piersandra di Matteo / coordinamento Tihana Maravic (Ateliersi) / assistenza Chiara Castaldini / produzione progressive archive / in collaborazione con Atelier Sì spaziotempo 2015/16 Artists in ResidenSì Programme – Progetto Interregionale di Residenze Artistiche realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna e MiBACT/ grazie all’ufficio S.I.T. Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna / con il supporto di Hong Kong Arts Development Council (HKADC), Videotage: Fuse Artist in residence Programme; School of Creative Media, City University of Hong Kong; Adaptive Environments Research Group/IT University of Copenhagen; Living Archives Project, University of Malmo; Kunsthal, with the support of Participatory IT/Department of Aesthetic of Communication at the University of Aarhus.
Always Becoming è una piattaforma erratica che riflette sul corpo combinando pratiche performative, processi di embodiment, mappatura corporea dello spazio urbano, cartografia e geografia sperimentale. Concepito come una piattaforma collaborativa di lavoro fondata sull’interdipendenza tra scienza, pratica e produzione, performer, artisti e teorici condividono materiali di ricerca, pensieri e idee intorno al corpo inteso come vettore e veicolo di analisi dell’ambiente e dello spazio urbano. I materiali prodotti durante la residenza e la fase di condivisione teorica sono presentati in forma di performance, esplorazioni urbane, installazioni e incontri aperti e informali. Always Becoming #Bologna è la tappa italiana del progetto che si sviluppa in varie città tra cui Hong Kong, Aarhus, Copenhagen e Malmö.
Sul web: alwaysbecomingproject.wordpress.com