Katherine Bull / Interface @Artists in ResidenSì 2015

Posted by T1h4Na_1976 in RESIDENZE 2015

datacap_the-illusionist

KATHERINE BULL
Interface
@Artists in ResidenSì
in collaborazione con Nosadella.due

Nel 2015 da oltre dieci anni l’artista visiva sudafricana Katherine Bull stava lavorando sull’aspetto performativo del ritratto che si colloca nelle azioni stesse del guardare e farsi guardare, dell’incontro con l’altro e con lo spazio che lo circonda. Parallelamente l’artista ha costruito una serie di progetti legati al paesaggio e alla sua percezione filtrata dall’immaginario tecnologico.
Da questo punto di partenza la residenza bolognese Interface – che si è svolta a ottobre 2015 tra Nosadella.due e Atelier Sì – si è sviluppata come l’indagine di uno spazio urbano comune composto non soltanto di palazzi ma prima di tutto di volti e luoghi attraversati. Interface ha voluto testare come l’arte possa interagire con le pratiche civiche e partecipare alla formazione di una comunità culturale (e non solo geografica) in una fase di trasformazione urbanistica e integrazione sociale che stava interessando al momento molte metropoli.

Durante la residenza Katherine Bull ha incontrato il pubblico dell’Atelier Sì in tre momenti.

sabato 3 ottobre 2015
Data captive audience

performance nell’ambito di SPACETIME OPENING Sì 2015/15

venerdì 16 ottobre, sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015
Live da Città del Capo

workshop di esplorazione urbana a distanza (attraverso il disegno digitale e analogico)

Nel workshop Live da Città del Capo, Katherine Bull ha guidato i partecipanti in un percorso sensoriale all’interno dell’ambiente (tatto, udito e vista) servendosi dei dispositivi digitali per mediare l’esperienza. L’occasione ha offerto dunque la possibilità di prendere parte ad alcuni processi in atto nella sua pratica artistica (performance digital drawings e data capture) in bilico tra reale e virtuale, pratica analogica e digitale, attraverso un dialogo serrato tra l’esplorazione tangibile di Bologna e l’intangibile esperienza di Città Del Capo. Dall’esperienza virtuale di Bologna da cui l’artista è partita, passando per alcuni esercizi di osservazione, disegno, traduzione, le informazioni saranno traslate dal virtuale all’analogico. «Cosa è andato perso del paesaggio urbano? Cos’è cambiato e come si è trasformato durante il processo di traslazione?»
Ogni partecipante ha realizzato uno sketchbook che ha segnato le relazioni instauratesi durante il workshop, tra le persone e la città, e ha prodotto le informazioni emerse. Gli esiti, in accordo con l’artista e il partecipante, sono stati esposti nella mostra finale della residenza (Atelier Sì, 25 ottobre 2015) in dialogo con l’opera di Katherine Bull.

domenica 25 ottobre 2015
Data capture. In search of…

evento finale della residenza
in mostra negli orari dell’apertura del Sì fino a venerdì 13 novembre 2015
in collaborazione con Home Movies nell’ambito di Archivio Aperto 2015

A conclusione della residenza sono nate due performance che hanno portato il pubblico a confrontarsi con la propria percezione spazio-temporale di fronte ad uno sbalzo tra passato e presente come tra ricezione e restituzione, per mostrare la continua e vana ricerca che ogni giorno ci guida nel tentativo implacabile di afferrare il reale.

Nel foyer del Sì (Il Nulla), utilizzando il gesto pittorico, Bull ha rincorso il tentativo di bloccare immagini di una Bologna in movimento che giungono sia dal tempo passato dei film dell’archivio Home Movies, come dal tempo presente di immagini da lei stessa raccolte nel corso della residenza. Mentre entrando in teatro (Lo spazio della memoria) il pubblico è stato proiettato nel luogo dell’inconscio e di una memoria in atto che cercava di immortalare un sé presente che continua a sfuggire.
A questo irriducibile tentativo messo in atto per fissare ciò che viviamo, fanno eco i disegni in mostra, in cui l’artista ci ha posto di fronte a quei gesti quotidiani che ormai accompagnano la nostra esperienza del reale a stretto contatto con dispositivi digitali (dagli smart phone ai tablet, da internet alla tv, dalla street view alle web cam…).

Nella Caffetteria del Sì è stato infatti possibile rintracciare i passaggi del percorso fatto da Katherine Bull, prima e durante la residenza, alla scoperta di Bologna attraverso cicli di opere che hanno permesso una visione più ampia su tutto il suo lavoro. Qui il comune denominatore è stata una riflessione sullo slittamento continuo del momento presente che viviamo quotidianamente tramite l’uso dei dispositivi tecnologici.
Giocando sull’idea di una versione attuale del ritratto e del paesaggio, come sull’idea di un tempo libero sempre più condizionato dal desiderio di porsi di fronte ad uno schermo e non più di creare en plein air, l’artista ha realizzato un ciclo di “ritratti skype” con la pratica ambidestra in grado di decodificare l’unicità della visione cui siamo abituati; una serie di “miniature Instagram” di una Bologna conosciuta dai social network; una moltitudine di disegni digitali in cui abbiamo ritrovato frammenti della nostra quotidianità urbana; e una serie di bozzetti e acquerelli che hanno tentato di restituire l’esperienza simultanea di luoghi distanti tra loro come Bologna e Città del Capo, da cui Katherine Bull proviene.

Sul blog http://insearchofbologna.tumblr.com attivato dall’artista è possibile accedere ad un ampio archivio dell’artista e dei suoi percorsi.

07 Apr 2025