L’INCREDIBILE ADESSO 2018-2019

Allucinante, bestiale, fantastico, appare il paesaggio che muta.
Guardarlo a distacco compiuto, essere guardati da esso,
dà consistenza e materia alle cose di cui si è fatti.
E da questa materia, si muove la persona in trasformazione,
accesa degli sguardi che vi si posano.

L’inconcepibile si è manifestato, l’evento traumatico è avvenuto.
Parole odiate di morte raccolgono nuovo consenso.
Parole amate di lotta vanno a ruba, sottratte dai ladri di lingua, per scopi contrari alla gioia.
Serve sapere, servono capacità nuove di fare.

Mettere insieme artisti e pensatori. Sguardi e linguaggi a sé stanti.
In modo non specialistico. Nello stesso luogo, nello stesso tempo.
Questa la scelta del Sì, questo è possibile adesso.

Se mi apro a ciò che conosci, ammirando il diverso da me,
morbido è possibile pormi, verso ciò che ancora non so.

E allora Sì.

Sì allo sconfinamento nella dimensione “Non normale, non rassicurante dell’al di là” con Here we go!
Sì allo sviluppo dei Do.Ma.Ni, dispositivi dalla lunga durata dedicati alla sperimentazione visiva, sonora e relazionale.
Sì alle esplorazioni letterarie verso est.
Sì all’affiorare della materia espressiva nel corso della Workshop Esplosion.
Sì all’irruzione nello spazio pubblico del Collectif l’art au quotidien.
Sì all’indagine sulle spinte elementari alla ribellione per GAP. Cos’è un GAP?
Sì alle eruzioni, agli atlanti e ai poemi ferroviari.

Sì alla complicità con i tanti che progettano e propongono al Sì.
Sì all’incontro tra le discipline diverse.
Sì al reciproco accogliersi, per espandere i limiti imposti.
Sì alla cura di spazi che non temono il sapere degli altri.

Sì a un teatro che abitui a non difendere la propria ignoranza.

 

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