Anina Ciuciu / Sono rom e ne sono fiera. Dalle baracche romane alla Sorbona, 8.12.2016

Posted by D1gh3z_1975 in Programma 2016/17

maxresdefault-copygiovedì 8 dicembre, h. 15.30, ingresso gratuito
ANINA CIUCIU
SONO ROM E NE SONO FIERA. DALLE BARACCHE ROMANE ALLA SORBONA
presentazione del libro
dialoga con l’autrice Carlo Stasolla, Presidente Associazione 21 luglio

Anina ha 25 anni, ed è rom. Oggi studia per diventare Magistrato alla Sorbona, dove, grazie a una borsa di studio, frequenta un Master di secondo livello. Prima di riuscirci però ha conosciuto i terribili viaggi per migrare dalla Romania, gli squallidi campi nomadi italiani, la miseria, la necessità di chiedere l’elemosina per strada, gli insulti dei passanti.

In questo libro – che in Francia ha già venduto 10mila copie – racconta la sua storia in prima persona. Aveva 7 anni quando la sua famiglia scappa da un Paese ostile per raggiungere l’Occidente. In Italia si ritrova nella baraccopoli Casilino 900 in cui trascorre mesi di miseria, soprusi e umiliazioni, per poi fuggire verso la Francia dove, grazie all’aiuto di due donne, la famiglia Ciuciu trova un appartamento dove alloggiare. Dopo un periodo di clandestinità, i suoi genitori trovano lavoro ottenendo così il permesso di soggiorno, e la possibilità di far studiare i propri figli.

Anina è una donna rom. Ha mantenuto le sue tradizioni, parla il romanès, cucina secondo la tradizione familiare. Ma si considera anche rumena e francese ed è orgogliosa di esserlo. “Se fossimo rimasti a Casilino 900 – racconta – avremmo condotto la vita imposta da quelle condizioni: mi sarei sposata, avrei avuto figli, avrei continuato a chiedere l’elemosina senza nemmeno aspirare ad un futuro migliore. È normale; sono le conseguenze delle politiche di marginalizzazione e di esclusione e non di pratiche culturali intrinseche alle nostre comunità. La miseria obbliga a sviluppare l’economia della miseria”.

22 Nov 2016