SIMONA BERTOZZI / Strati @Artists in ResidenSì 2020

Posted by T1h4Na_1976 in RESIDENCIES 2020

 

La residenza di Simona Bertozzi si è svolta tra giugno e agosto del 2020.
Strati è stata la prima azione di Eureka, progetto multiforme di pratiche e eventi performativi pensati intorno alla dimensione della scoperta e dell’invenzione, e a come queste prospettive producano inediti immaginari nelle posture e nel movimento.
Strati si è articolato in due direzioni di ricerca, distinte per natura performativa e dialogo anatomico, ma accomunate da una tensione verso il limite e la continua ricaduta nell’illimitata estensione del gesto, tra evidenza e divenire delle forme.

La prima è stata dedicata a Un corpo-solo, a una figura in bilico tra origine e espansione del movimento, tra vortice e sopravvivenze.
La seconda ha visto l’esordio di uno studio: Tra le linee. Progetto corale con musica dal vivo in debutto a Torino Danza 2020. Il dialogo tra coreografia e partitura sonora si è attualizzato come atto di insistenza e tempestività, nell’incidenza dei volumi e delle ritmiche, così come nella lontananza e nel distacco, tra pieni e vuoti, aperture e approdi. Nella sua forma finale Tra le linee ha incluso, tra le partiture musicali, La Grande Fuga di Beethoven, eseguita dal vivo dal quartetto d’archi Xenia Ensemble, celebrando così l’anno beethoveniano (250 anni dalla nascita).

A causa dell’emergenza socio-sanitaria dovuta al COVID-19 Simona Bertozzi non ha potuto presentare il suo lavoro al Sì e al pubblico bolognese nel 2020. Solo oltre un anno dopo, il 9 dicembre 2021, Simona Bertozzi ha presentato al pubblico del Sì Suite Zero nella forma di una lecture-performance.

La residenza di Simona Bertozzi è stata accompagnata dallo sguardo di Simone Pellegrini, che ha curato il testo Più che una catastrofe, un vortice (trafugare il classico). Uno sguardo sulla pratica coreografica di Simona Bertozzi, distribuito al pubblico nella forma di un libretto, il 9 dicembre 2021 in occasione della presentazione di Suite Zero.

Suite Zero > scheda artistica

Suite Zero

Progetto Simona Bertozzi, Claudio Pasceri / Coregrafia e Danza Simona Bertozzi / Violoncello Claudio Pasceri / Programma musicale F.J. Haydn, T-C. Hui, J. S. Bach, E. Dadone, T. Hosokawa, G. Mahler / Light design Giuseppe Filipponio / Organizzazione Chiara Boscariol / Stampa Michele Pascarella / Foto e video Luca Del Pia / Produzione Nexus 2021, Associazione EstOvest Festival/ Con il sostegno di MiC, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna / Residenza creativa presso Atelier Sì – Artists in ResidenSì e Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza Coreografica

Costruita in sei movimenti, con un’anticamera e un congedo che li incorniciano e, al contempo, ne segnano la provenienza e la proiezione, Suite Zero si dispiega come una raccolta di eventi, un’antologia di brani scanditi dal dialogo tra corpo  e violoncello soli.
Pur rispettando la struttura tipica della suite, ovvero il susseguirsi di: preludio, allemande, corrente, sarabande, minuetti, gigue, la tessitura dell’andamento coreografico e musicale intende costruire un paesaggio inedito di compresenze, rimandi e interazioni che scompagina il confine di un ordine precostituito, incidendo sulla percezione ritmica e temporale delle azioni.
Un dialogo tra incisioni e incidenti.
Da momenti di ostinazione dello stare a istanti di sospensione e evanescenza. Dal tratto più individuale al tentativo di perdersi nel molteplice, di sconfinare nell’imprevedibile, Suite Zero afferma la propria natura nel deflagrare del dialogo, tra corpo e violoncello, verso la polifonia, verso la moltiplicazione delle presenze, disseminando sculture sonore e geometrie corporee.

Bio di Simona Bertozzi

Simona Bertozzi, coreografa e danzatrice, vive a Bologna, dove si laurea in Dams. Dal 2005 è impegnata in un percorso autoriale di ricerca coreografica e nel 2008 costituisce la Compagnia Simona Bertozzi. Nei suoi lavori il linguaggio del corpo risente della compenetrazione di pratiche, pensieri e discipline che fanno dell’atto creativo un sistema multiforme e volto a misurarsi con la contemporaneità. Dal 2014 il percorso di creazione si è rivolto anche a giovani interpreti, coinvolgendo bambini e adolescenti. Parallelamente all’attività di creazione, si occupa anche di percorsi di alta formazione e collabora con ricercatori e studiosi di arti performative. Nel 2019 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo e il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. > simonabertozzi.it

Bio di Claudio Pasceri

Claudio Pasceri. Tra i più apprezzati violoncellisti italiani della propria generazione , svolge un’intensa attività concertistica. Il repertorio solistico comprende concerti di Vivaldi fino a opere di Schnittke, in esecuzioni con orchestre come lOrchestre de Chambre de Toulouse, la Camerata Royal Concertgebouw Amsterdam, lArpeggione Kammerorchester. Una sua esecuzione del concerto di Schumann è stata registrata dalla Bayerischer Rundfunk di Monaco di Baviera. In ambito cameristico collabora con illustri musicisti, tra cui Salvatore Accardo, Pavel Gililov, Ilya Grubert, Dora Schwarzberg, Bruno Giuranna, Rohan De Saram, Rocco Filippini, Gilles Apap. Dal 2012 è il violoncellista di NEXT- New Ensemble Xenia Turin, quartetto d’archi specializzato nel repertorio contemporaneo. Tiene regolarmente Masterclass e seminari per istituzioni europee come Musicalta a Rouffach, Università del Liceu di Barcellona,  Leopold Mozart Universität di Augsburg. È stato docente di violoncello, per diversi anni, presso lAccademia di Musica di Pinerolo. È direttore artistico del  Festival  di musica contemporanea EstOvest e condirettore di Asiagofestival , al fianco di Julius Berger.

Bio di Simone Pellegrini

Simone Pellegrini nasce ad Ancona nel 1972. Vive e lavora a Bologna, dove insegna e ha sede il suo studio. La sua carriera d’artista ha inizio nel 1996, durante gli anni di formazione all’Accademia di Belle Arti di Urbino dove si diploma nel 2000. Dal 2003 con la personale “Rovi da far calce” inizia la sua collaborazione con la Galleria Cardelli & Fontana di Sarzana (SP), inaugurando una lunga stagione di successive mostre e fiere internazionali. Nel 2006 presenta la personale “Stille” presso la Galerie Hachmeister di Münster che diviene la sua prima galleria in Germania. Dal 2015 è inoltre rappresentato da Montoro12 di Roma e dalla James Freeman Gallery di Londra, dal recente 2017.

07 Apr 2025