SILVIA CALDERONI e ILENIA CALEO / temporale {a lesbian tragedy} (residenza artistica), gennaio + giugno 2025

Posted by D1gh3z_1975 in Programma 2024/25

gennaio + giugno 2025
SILVIA CALDERONI E ILENIA CALEO
temporale
{a lesbian tragedy}
titolo provvisorio
@Artists in ResidenSì 2025

«Lo studio della meteorologia, come molte altre cose, porta solo alla disperazione».
Goethe, 1829

temporale – a proposito del tempo, storico o cronologico; nella meteorologia indica un tempo cattivo, perturbazione atmosferica violenta. Stiamo lavorando su un dispositivo scenico e compositivo per spazializzare le emozioni, e tradurle in movimenti, ambienti e atmosfere climatiche ad alta intensità, molto agitate.
temporale ha a che fare con l’inquietudine del tempo presente – come stiamo, sotto la pelle. Come caricare uno spazio d’angoscia. Stupore, ridere a crepapelle. Malinconia, interni densi di noia, sconforto, desolazione di ambienti naturali, foreste perdute, una lenta polverizzazione del mondo.
La drammaturgia si compone di movimenti emotivi e meteorologie, stati affettivi che attivano cambi climatici e viceversa. Scrivere con le nuvole e le materie gassose, perturbazioni, fenomeni sottili. Meteore, turbamenti. Può un cambio di umore muovere l’aria, spostare una sedia, mutare il paesaggio?
Corpi che si accasciano, vanno a pezzi, tremolanti, e poi ectoplasmi, umori condensati presenze gelatinose e appiccicose.
Ci ossessionano le backrooms: ambienti che esistono solo nel web, saturi di colore, moquette umida, carta da parati e luci al neon intermittenti. Immagini sbagliate, quasi-luoghi che non esistono eppure ci ricordano qualcosa. Senso di spaesamento, di non familiare – sono il retro del mondo. In queste stanze gialle ripetute all’infinito, è accaduto qualcosa. Ma non sappiamo cosa.
Stiamo scrivendo dei Sonetti della Disperazione – parole che si rompono se urlate, bollettini meteo delle nostre perturbazioni. A lesbian tragedy.

un progetto di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
con Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Ondina Quadri, Francesca Turrini
atmosfere sonore Martina Ruggeri
consulenza organizzativa Elisa Bartolucci

residenze: PARC Firenze; BASE Milano; Residenza Centrale Fies, con il sostegno di Passo Nord; Atelier Sì – Bologna, Lavanderia a Vapore Torino, Istituto Italiano di Cultura a Parigi; in collaborazione con AMAT e Comune di Pesaro per RAM – Residenze Artistiche Marchigiane
co-produzioni: VIELNURVIEL (Ghent); Motus Vague; Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
grazie a: Leonardo Delogu, Marta Olivieri, Theo Lounguemare, Alessandra Indolfi, Roberta Indolfi, Eva Geatti, Giorgia Ohanesian Nardin, Paola Granato, Andrea Berselli, Eva Bruno, Vilma Carlini

La residenza artistica di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo è accompagnata dallo sguardo di Paola Granato.

BIO Silvia Calderoni e Ilenia Caleo

Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS – racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto bruciaospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournèe con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio. Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi in  Last Words (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky Romolus, diretta da Matteo Rovere e in Non mi uccidere (2021) di Andrea De Sica. È protagonista del film e video opera Moonbird (2022) di Rä Di Martino. È stata artista associata di Queering Platformdel Kowloon Cultural District di Hong Kong (2020/23) e consulente artistica di SheroccoFestival (Ostuni).

Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i.  Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021), Frankenstein (a love story) (2023) di Motus e Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli. Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performingarts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice all’Università IUAV di Venezia, dove insegna “Performance, studi di genere e della sessualità”, e co-fondatrice del Master Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre. Collabora con il gruppo di ricerca del progetto quinquennale “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. È una delle autrici invitate a scrivere per Choreographies of the impossible, catalogo della 35° Bienal de São Paulo. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture underground e dei centri sociali.

Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la QueeringPlatformdel Freespace West Kowloon  di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS (http://www.soitis.art/it). Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinarevincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’istallazione Pick Pocket Paradise per la mostra “Espressioni con frazioni” al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023. Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The present is not enough  co-prodotto da Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw(Ghent), Motus Vague.
Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto.

BIO Paola Granato

Paola Granato studiosa di arti performative, ricercatrice indipendente e dramaturg. Collabora con diversi progetti di natura artistica unendo la scrittura, l’organizzazione e la curatela. Ha collaborato con il Mattatoio di Roma – Azienda Speciale Palaexpo nel progetto di residenze di ricerca e produzione artistica Prender-si cura in qualità di dramaturg e con festival e istituzioni artistiche tra i quali Santarcangelo Festival. Attualmente è assegnista di ricerca presso il DICEA (Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale) dell’Università di Roma La Sapienza.

13 Jan 2025