Score / Laboratorio di ricerca sul movimento e sulla composizione, 19.5-16.6.2015

Posted by D1gh3z_1975 in Programma 2014/15

foto lab copy

lunedì 19.5, 26.5, 2.6, 9.6, 16.6, dalle 14.30-17.00
SCORE. Laboratorio di ricerca sul movimento e sulla composizione condotto da Paola Stella Minni e Anna Marocco
ciclo di cinque incontri: 80 euro intero, 60 euro ridotto studenti / singolo incontro: 18 euro intero, 15 euro ridotto studenti
info e iscrizioni: paolastella.minni@gmail.com, 3333155446; annamarocco@hotmail.com, 3296824843

Ci piace pensare che un laboratorio sia sempre rivolto a degli amatori. Amatore è colui che amando sovverte il potere. Il laboratorio si rivolge a chiunque sia interessato alla ricerca sul movimento (corporeo e vocale) e all’esplorazione dell’azione performativa. La ricerca sarà orientata all’invenzione e alla pratica di score (partiture sceniche) che rispondano a desideri e interessi collettivi. Gli incontri saranno suddivisi in una parte iniziale di pratiche di riscaldamento a partire da esplorazioni anatomiche, attingendo non solo a tecniche di danza ma alla nostra formazione in Biodinamica Craniosacrale, Rolfing, BMC. Seguiranno momenti di conversazione e di scambio riflessivo, letture e sperimentazione a partire da score coreografici. Il laboratorio è pensato come un processo in divenire: si modificherà in base all’ecologia che si delineerà e a seconda della composizione del gruppo. Inoltre, a seconda delle volontà in campo il progetto potrebbe convogliare in una restituzione pubblica. Saranno invitati musicisti e teorici ad accompagnarci live.

SCORE La pratica degli score è una tradizione che ci arriva dal 900, a partire dalla collaborazione tra Cage e Cunningham fino ad oggi. è una pratica che ci interessa esplorare perché ci permette di dare punteggiatura al magma della ricerca. Ha a che vedere con processi di traduzione che si fondano sull’adesione performativa al tempo presente; permette allora di sviluppare la presenza cosciente. uno score collettivo mette in gioco la propria presenza all’interno di una dinamica o campo relazionale. Generalmente si tratta di partiture che si servono di task (compiti) per organizzare la costruzione di azioni sceniche che si danno verso un fuori. Ci interessa lavorare attraverso score per orientare le esplorazioni alla visione: la traduzione non rimane nel magma dell’informe ma si dà per essere eventualmente osservata, tende a un oggetto di condivisione tra chi fa e il fantasma percettivo di un eventuale spettatore.

DISPERSIONE, COOPERAZIONE, TRANCE // Paola Stella Minni
TRADUZIONE, COESISTENZA, REITERAZIONE // Annaki (Anna Marocco)

TRADUZIONE come processo di trasformazione di un dato in cui spesso è implicito anche un processo di interpretazione. Quest’ultimo è in grado di aprire infinite possibilità di declinazione del dato di partenza ed è questa variabilità e apertura che ci interessa investigare attraverso le pratiche proposte. COESISTENZA come luogo di incontro e cooperazione non gerarchico, territorio di scambio e di mutua accettazione che, attivato da una necessità, si orienta ad alimentare e raggiungere un oggetto esterno comune. Tensione che implica un movimento, una direzione, un processo di avvicinamento che non esclude il fallimento. DISPERSIONE / COOPERAZIONE Ci interessa istituire un luogo di ricerca, uno spazio di immaginazione su pratiche poliritmiche e coreografiche. La coreografia è una forma di scrittura e di cooperazione, che si occupa per distinti motivi di ricategorizzare, di tradurre, e organizzare l’esistente. Coreografia non è danza, anche se spesso se ne serve. E allora di quale danza si serve? di quale idea di corpo e quindi di quale allenamento? Abitiamo lo spazio della dispersione. Ci prendiamo un tempo per sostarci, perché è un fenomeno che ci riguarda, oggi più che mai. troviamo pratiche di collaborazione, anzi di cooperazione, perché anche la cooperazione ci riguarda, ontologicamente. Possiamo servirci di score, brevi partiture che diano perlomeno una punteggiatura al discorso automatico dell’oggi? TRANCE / REITERAZIONE Trance come azione reiterata nel tempo, scandita da un ritmo. La trance ci serve come forma di potenziamento della coscienza. ci serve in modo strategico, come idea di uno stato del corpo e della mente leggermente spostato dal controllo ordinario. Stare fuori di sé è probabilmente la condizione del performer che ci interessa maggiormente trovare, allenare e mantenere poiché è una condizione che necessita di un dentro compatto ma pronto all’imminente disintegrazione.

 

BIO Paola Stella Minni & Annaki (Anna Marocco)

Paola Stella Minni: Si laurea in Scienze della Comunicazione e Dams a Bologna, approfondendo il suo percorso teorico all’università Paris 8. Ha lavorato/lavora come danzatrice e attrice per: Motus, Cristina Rizzo, Michele di Stefano, Accademia degli Artefatti, Fiorenza Menni, Romeo Castellucci, Jerome Bel, Anna Albertarelli, Francesca Burzacchini. Con Motus è interprete dello spettacolo Nella Tempesta, con una tournée internazionale dal 2013. Dal 2010 al 2012 frequenta a Lisbona il corso di formazione professionale in coreografia, performance e mouvement research “PEPCC” (Forum Dança, network départs) studiando con Lisa Nelson, Steve Paxton, Vera Mantero, Loic Touzé, Meg Stuart, Jennifer Lacey, Tiago Rodrigues, Miguel Pereira, Francisco Camacho, K.J. Holmes, tra gli altri. A Lisbona crea i soli Outspoken (coached by Vera Mantero), A Dance For #1 (coached by Loic Touzé), il video Lou Reed, e la performance Unfilled/for con Valentina Parlato. Nel 2009 fonda la zona di ricerca can-I e crea, in collaborazione con Cristina Addis, le performance Mappature Anatomiche (2009), Today is a sunny day, Appunti sparsi per un Ninfale low-fi e HUHUHU (2014). Collabora come assistente alla coreografia per il progetto KK di Glen Çaçi. La sua ricerca sul movimento e sulla performatività è influenzata dalla pratica di diverse tecniche somatiche e dalla mindfulness. Studia da diversi anni tecniche vocali con Germana Giannini. Insegnante di yoga dal 2011 (RYT200), pratica stili interni di Kung Fu dal 2010. Nel 2015 si diploma in terapia biodinamica craniosacrale. Ad ottobre 2015 inizierà presso il CND di Montpellier il master biennale in coreografia e performing arts Exerce, diretto dal coreografo Christian Rizzo.

Annaki (Anna Marocco): Antropologa, Rolfer Practitioner e danzatrice italiana. Parallelamente agli studi universitari, si forma nelle diverse tecniche della danza contemporanea e nello Yoga, studiando con insegnanti riconosciuti internazionalmente sia in Italia che all’estero (Release technique, Body Mind Centering, Contact improvvisation, Hatha Yoga, Ashtanga Yoga, Tai Chi). Fondamentale per la sua formazione è la frequentazione di seminari e workshops presso istituzioni e festival quali: La Ménagerie de Verre (Paris), Dans Centrum Jette (Bruxeles), Tanzfabrik (Berlin), Impulstanz (Vienna), Tanzimagust (Berlin), Zip Festival (Orvieto) e Nomadic College. A Lisbona frequenta il Forum Dança e viene selezionata per il programma di formazione F.I.A. presso il c.e.m. studiando danza e Movement Research con Eva Karczag, Peter Michael Diez, Ainhoa Vidal, Sofia Neuparth, K.J. Holmes, Steve Paxton e Nancy Stark Smith. Partecipa inoltre a diversi laboratori e residenze artistiche presso l’Atelier RE.AL diretti da João Fiadeiro e Fernanda Eugénio studiando il metodo della Composizione in Tempo Reale (CTR). In italia si avvicina al lavoro e alla ricerca di Michele Di Stefano (MK), Cristina Rizzo e Francesca Pennini. Dal 2010 sviluppa i propri progetti artistici/performativi e dal 2014 lavora come danzatrice interprete con il Gruppo Nanou di Ravenna (IT).

 

11 Ago 2014